Chat aperta in cui è in corso di scrittura una richiesta per ChatGPT
Approfondimenti

02/12/2025

AI Generativa e Chatbot per la ricerca di informazioni in ambito salute

Aumenta l’uso di ChatGPT per prevenzione, stili di vita e ricerca sanitaria.

Negli ultimi anni, l’Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI) ha attirato l’attenzione globale grazie alla sua capacità di creare contenuti complessi in modo autonomo. A differenza di altre forme di intelligenza artificiale, che si limitano a riconoscere schemi o analizzare dati, la GenAI è in grado di generare testo, immagini, video e altre tipologie di contenuti, simulando una produzione creativa umana. Questi sistemi si basano su reti neurali avanzate e su modelli di linguaggio di grandi dimensioni (Large Language Models, LLM) come GPT-4, capaci di elaborare miliardi di dati e rispondere in modo contestualizzato e fluido.
In ambito sanitario, queste tecnologie offrono opportunità senza precedenti. La loro capacità di sintetizzare informazioni complesse in un linguaggio accessibile le rende strumenti potenzialmente utili sia per i cittadini sia per i professionisti. Tuttavia, come avviene per tutte le innovazioni tecnologiche, la loro introduzione solleva interrogativi su aspetti etici, di sicurezza e di affidabilità, specialmente quando utilizzati in contesti delicati come quello della salute.
Nel 2023, l’interesse per la GenAI è stato catalizzato dal fenomeno di ChatGPT, che ha rapidamente raggiunto milioni di utenti in tutto il mondo. Se inizialmente la percezione era quella di una "bolla mediatica", oggi è evidente come questi strumenti abbiano stimolato una maggiore sensibilità sul tema tra cittadini e professionisti sanitari. Questa crescente attenzione riflette la necessità di comprendere meglio come integrare queste tecnologie nella pratica clinica e quali rischi e benefici esse comportino.

ChatGPT e i Chatbot: uno strumento in espansione ma con limiti
Tra gli strumenti basati su GenAI, ChatGPT è attualmente il più diffuso e conosciuto. Grazie alla sua interfaccia intuitiva e alla capacità di rispondere a domande complesse in modo rapido, si è rapidamente affermato come un punto di riferimento per molti utenti. Parallelamente, altre piattaforme, come Gemini e Bing AI, stanno emergendo come competitor nel mercato, offrendo funzionalità sempre più avanzate. 
Secondo quanto emerso dalla ricerca dell’Osservatorio Sanità Digitale (Politecnico di Milano), nel 2024, l’uso di ChatGPT tra i cittadini italiani è cresciuto significativamente, con il 22% della popolazione che dichiara di utilizzarlo, un dato raddoppiato rispetto all’anno precedente. Questo aumento è accompagnato da una diminuzione del numero di persone che non conoscono o non intendono utilizzare la tecnologia, segno di una crescente fiducia e curiosità verso questi strumenti. 
Tuttavia, è importante sottolineare che ChatGPT non è stato progettato né validato per un utilizzo specifico in ambito sanitario. Questo limite lo rende inadatto a fornire risposte affidabili o validate scientificamente, specialmente in contesti in cui la precisione è essenziale. Nonostante ciò, molti cittadini lo utilizzano per cercare informazioni sanitarie, in particolare su:

  • Stili di vita e prevenzione, come alimentazione e attività fisica;
  • Informazioni su problemi di salute e malattie;
  • Indicazioni su farmaci e terapie;
  • Diagnosi basate sui sintomi.

Questi dati evidenziano come l’utilizzo sia concentrato prevalentemente su aspetti di prevenzione e benessere, piuttosto che su diagnosi o trattamenti complessi. Sebbene al momento non ci siano segnali di un utilizzo improprio su larga scala, è fondamentale che i cittadini comprendano i limiti di questi strumenti e continuino a confrontarsi con professionisti sanitari per decisioni mediche rilevanti. 

Chatbot e GenAI: cosa sono e cosa permettono di fare
Un Chatbot basato su GenAI è un sistema progettato per simulare una conversazione naturale con l’utente. A differenza dei Chatbot tradizionali, che rispondono in modo predefinito o limitato, i sistemi basati su GenAI sono in grado di comprendere il contesto e generare risposte complesse, personalizzate e fluide. Questo è reso possibile da modelli di linguaggio come GPT (Generative Pre-trained Transformer), che utilizzano algoritmi avanzati per analizzare enormi quantità di dati testuali. 
Tra i principali vantaggi di questi strumenti troviamo: 

  • accessibilità alle informazioni: permettono di ottenere risposte rapide e sintetiche, semplificando concetti complessi;
  • personalizzazione: le risposte possono essere adattate alle domande e alle esigenze specifiche dell’utente;
  • supporto decisionale: in ambito sanitario, potrebbero aiutare a orientarsi tra le informazioni disponibili, pur con i limiti evidenziati.

Tuttavia, esistono anche sfide significative. Molti Chatbot non possiedono “competenze certificate” né un sistema di verifica delle informazioni, il che li rende inadatti a contesti dove la precisione è critica. Inoltre, la mancanza di trasparenza sui dati utilizzati per addestrare i modelli solleva dubbi sulla loro affidabilità. 

Prospettive e sfide per il futuro
L’integrazione della GenAI nella sanità rappresenta una sfida e un’opportunità. Per sfruttare appieno il potenziale di questi strumenti, sarà necessario:

  • validare i modelli per il settore sanitario, garantendo che le informazioni fornite siano sempre accurate e basate su evidenze scientifiche;
  • educare i cittadini all’uso corretto di queste tecnologie, per evitare interpretazioni errate o incomplete;
  • formare i professionisti sanitari affinché possano integrare questi strumenti nella pratica clinica, sfruttandoli come supporto e non come sostituti.

Un altro aspetto cruciale sarà la collaborazione tra sviluppatori, istituzioni e operatori sanitari per creare strumenti che rispondano realmente alle esigenze del settore. Soltanto attraverso un approccio coordinato sarà possibile superare le attuali barriere tecnologiche e culturali, rendendo la GenAI un alleato prezioso per il futuro della sanità.

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