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Approfondimenti

25/07/2025

Il ruolo dei dati nella Sanità pubblica verso un paradigma One Health

Investimenti per valorizzare i dati nella sanità pubblica

La pandemia di Covid-19 ha fatto emergere in modo chiaro la necessità di orientare le decisioni sanitarie sulla base dei dati disponibili, trend che caratterizzerà sempre più la Sanità come un settore data-intensive. Strumenti tecnologici come il Fascicolo Sanitario Elettronico agiranno come abilitatori, permettendo ai dati raccolti di generare valore pubblico. La valorizzazione di tali dati non è solo un’opportunità per le decisioni individuali relative ai cittadini-pazienti (ad esempio nei processi di cura), ma anche per quelle riguardanti la sanità pubblica, ovvero le attività volte a proteggere la salute della popolazione e della comunità nel suo complesso. 
 
Gli investimenti in atto 
Le azioni previste dalla Componente 2 della Missione 6 Salute del PNRR includono l’implementazione di un'infrastruttura tecnologica presso il Ministero della Salute, destinata all’analisi dei dati necessari per garantire i LEA, che rafforzerà il Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS). Nello specifico è previsto lo sviluppo di un modello predittivo per simulare gli scenari di medio e lungo termine del Sistema Sanitario Nazionale, con un investimento di 77 milioni di euro entro giugno 2026. L’obiettivo è sviluppare una “Precision Public Health”, un approccio che, in modo speculare alla medicina di precisione, consenta di realizzare interventi di salute pubblica e prevenzione sempre più mirati, grazie all'uso di dati da diverse fonti, come quelli clinici e da app, e strumenti avanzati di analisi, tra cui l'intelligenza artificiale e il machine learning. 
 
L’approccio “One Health” 
Tuttavia, i dati non riguarderanno solo la salute umana: infatti, il modello strategico per affrontare le sfide della salute globale, promosso dal Ministero della Salute italiano, che segue le indicazioni della Commissione Europea e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, è il cosiddetto approccio “One Health”, che unisce diverse discipline, relative alla salute umana, animale e ambientale, riconoscendo la loro interconnessione e interdipendenza. 
 
In Italia, lo sviluppo dell’approccio One Health è parte integrante del Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari al PNRR (PNC). Al suo interno è presente un investimento significativo, denominato “Salute, ambiente, biodiversità e clima”, che mira a contrastare i rischi storici ed emergenti legati ai cambiamenti ambientali e climatici. Il progetto si inserisce nel nuovo sistema di prevenzione collettiva e sanità pubblica, conforme all’approccio One Health. Infatti, un aspetto chiave di questo intervento è la creazione del “Sistema Nazionale di Prevenzione Salute dai Rischi Ambientali e Climatici – Sistema Nazionale di Protezione dell’Ambiente” (SNPS-SNPA), ovvero una piattaforma digitale nazionale che permetterà di acquisire, elaborare, integrare, analizzare, interpretare e condividere dati relativi alla salute, ambiente e clima. 
 
Le sfide future 
Rimangono molte sfide da superare per una piena valorizzazione dei dati in sanità. La ricerca dell’Osservatorio Sanità Digitale ha evidenziato: 

  • la standardizzazione dei dati per garantire l’interoperabilità;  
  • l’integrazione di dati di diversa natura (strutturati e non strutturati);  
  • la qualità dei dati raccolti;  
  • la privacy dei dati, con la necessità di chiarire l’utilizzo delle informazioni raccolte;  
  • la riduzione dei bias causati dal digital divide, che non solo interessa i territori e le aziende sanitarie, ma anche le fasce della popolazione prive di accesso agli strumenti digitali;  
  • l’adozione di norme e regolamenti specifici riguardanti l’utilizzo dei dati in sanità pubblica, un ambito che negli ultimi anni ha sofferto la mancanza di interventi normativi adeguati. 


Il PNRR dovrà mettere le basi affinché le opportunità legate alla valorizzazione dei dati per la sanità pubblica siano sfruttate al meglio, definendo una governance che permetta, da un lato, di chiarire le responsabilità dei singoli attori, dall’altro, di avere un framework normativo che sia al passo con l’evoluzione tecnologica e che sia specifico del settore, data la complessità che lo caratterizza. L’occasione unica degli investimenti pubblici dovrà abilitare un cambio di paradigma nella gestione della salute individuale e collettiva, resa possibile dalla disponibilità di un’enorme quantità di dati che dovranno essere valorizzati al meglio.  

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